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© 2021 Beatrice Arnò

Personalità Multiple: in che senso?

2021-04-27 15:44

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Libri,

Personalità Multiple: in che senso?

Qualche consiglio di lettura da NON perdere!

NON SI PUO' NON LEGGERE!!!

Ops... Potrebbe essermi scivolata la mano sulla grandezza del carattere e sulla sottolineatura della frase messa all'inizio di questo articolo! Ma vi assicuro che non esagero quando dico che "non si può non leggere": credo sia uno (se non IL) dei libri scritti più chiaramente e talmente bene da trasportarti direttamente nella mente del protagonista che abbiano mai pubblicato. 



Una stanza piena di gente

(D. Keyes) non è un libro, è una vera e propria esperienza:


27 ottobre 1977, Ohio. Billy Milligan viene arrestato con l'accusa di aver rapito, violentato e rapinato tre studentesse universitarie; tale arresto è supportato da vari precedenti penali e dalla presenza di prove schiaccianti. 

E fino a qui, in fondo, cosa può stupirci? Non molto, soprattutto se pensiamo al mondo in cui viviamo e alle notizie dense di violenza, aggressività e malvagità che ogni giorno ci "regalano" i ben vestiti giornalisti della televisione. Allora andiamo avanti....


Durante la perizia psichiatrica richiesta dagli avvocati della difesa, emerge una verità a dir poco sconcertante: Billy soffre di un gravissimo disturbo dissociativo dell'identità.

 Ma che cos'è il disturbo dissociativo dell'identità? E' ciò che fino a qualche anno fa (e fondamentalmente tutt'ora consiste nella medesima cosa, solo con un nome diverso perché ci piace un sacco complicare la vita alla nostra memoria inserendo nuovi nomi da ricordare) veniva chiamato disturbo da personalità multipla: in tale disturbo, 2 o più identità si alternano nel controllo della persona e il soggetto non riesce a ricordare informazioni riguardanti eventi, pensieri o comportamenti messi in atto. Le cause riguardano prevalentemente uno stress o un trauma opprimente vissuto durante l'infanzia. Adesso che abbiamo una piccola infarinatura, proseguiamo con il racconto del caro Billy Milligan... 


Nella sua mente convivono ben 10 personalità distinte, che interagiscono tra loro, prendono di volta in volta il sopravvento e lo spingono a comportarsi in maniera imprevedibile. Tra queste troviamo: il gelido Arthur, 22 anni, che legge e scrive l'arabo; il timoroso Danny, 14 anni, che dipinge solo nature morte; il violento Ragen, 23 anni, iugoslavo, che parla serbo-croato ed è un esperto di karate; la sensibilissima Christene, 3 anni, che sa scrivere e disegnare, ma soffre di dislessia; e poi Allen, Tommy, David, Adalana e Christopher.Così, per la prima volta nella storia giudiziaria americana, il tribunale emette una sentenza di non colpevolezza per infermità mentale. 

Ed ecco la novità assoluta: è uno dei pochi casi in cui sia stata emessa una simile sentenza, perché (ahimè) la salute mentale era e rimane anche attualmente un mondo "oscuro" alle masse: così misterioso, così scandaloso, così tanto, ancora oggi, censurato. La sensibilizzazione sull'importanza della salute mentale, che contribuisce attivamente al benessere generale dell'individuo (che,


sottolineiamo: NON E' SOLO CORPO, MA ANCHE MENTE!

) non ha ancora dato molti frutti, ma ciò non scoraggia chi se ne occupa, che cerca ogni giorno, anche nel suo piccolo, di far capire quanto la mente si meriti di essere "sana" tanto quanto il corpo in cui risiede. Ma ritorniamo al nostro bellissimo libro.....


Billy rimane un rebus irrisolto fino a quando, durante il ricovero in un istituto specializzato, a poco a poco non affiorano altre 14 identità autonome, tra cui spicca «il Maestro», la sintesi della vita e dei ricordi di tutti i 23 alter ego.

 



Daniel Keyes ci permette di entrare in quella «stanza piena di gente» che è la psiche del protagonista Billy. Non è facile riuscire a "visitare" una mente umana: è un viaggio che, nel caso di Billy, lascia sconvolti, ma che in


ogni singolo caso 

ci porta a riflettere sull'enormità del mondo che c'è nascosto in ogni uomo. 



Mi piace sempre pensare alla psicoterapia come a un viaggio


nelle profondità della mente

, con tutta la ricchezza e gli ostacoli che può comportare; un viaggio


condiviso 

con il proprio terapeuta, che sarà il compagno/facilitatore/mediatore/accompagnatore/chipiùnehapiùnemetta del viaggio, perché sarà ognuno di noi ha decidere che ruolo regalare all'altro; un viaggio 


più o meno lungo, 

perché non si può mai sapere cosa succederà nel mentre: potremmo decidere di fermarci in alcuni "luoghi" e di "sorpassarne" degli altri; un viaggio 


di ricerca

; un viaggio 


di scoperta

; un viaggio 


difficile

; un viaggio 


divertente

; un viaggio 


sconvolgente

.......



Può essere qualsiasi cosa, l'importante è essere totalmente presenti nel viaggio che decidiamo di intraprendere.




.....


buona lettura! "Una stanza piena di gente" vi aspetta!